Eventi Speciali
IT’S IMPOSSIBLE TO LEARN TO PLOW BY READINF BOOKS – RICHARD LINKLATER
Continua l’appuntamento con la sezione LA PRIMA VOLTA DI… dedicando l’edizione del 2022 al regista texano Richard Stuart Linklater. Apprezzatissimo per aver diretto la trilogia di film Prima dell’alba (1995), Before Sunset – Prima del tramonto (2004) e Before Midnight (2013), per i quali ha ottenuto due candidature ai Premi Oscar, è riconosciuto fra i migliori registi del nuovo cinema statunitense. Nel 2014 il suo film Boyhood, girato nell’arco di 12 anni, ha ottenuto il plauso della critica e numerosi riconoscimenti importanti, tra cui due Golden Globe (miglior film drammatico, miglior regista), due BAFTA (miglior film, miglior regista) e l’Orso d’argento per il miglior regista al Festival di Berlino. Ai Premi Oscar 2015 il film ha ottenuto 6 candidature, tra cui quella per il miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura originale.
It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books è il primo lungometraggio di Richard Linklater, filmato in Super 8 e montato da lui stesso presso una stazione TV via cavo ad accesso libero. Realizzato nel 1988, non ha mai goduto di un’ampia diffusione, ed è disponibile solo come bonus sul DVD di Slacker della The Criterion Collection. Quest’anno sarà il film di apertura del XXI Festival del Cinema di Porretta.
LUCIANO SALCE, LA RETROSPETTIVA
A Luciano Salce, attore regista e sceneggiatore romano, oltre a dedicargli l’immagine della locandina della XXI edizione, sarà dedicata anche una retrospettiva. L’occasione è l’anniversario dei 100 anni della sua nascita.
Cinque delle sue pellicole più amate, vere icone cinematografiche e narrative dell’Italia del boom economico e della ritrovata spensieratezza sociale. Irriverente, sperimentatore, eclettico, Luciano Salce ha saputo raccontare l’Italia del dopoguerra attraverso un’ironia estremamente fisica, disegnando una serie di personaggi e caratteri ancora oggi indimenticabili, dal Federale a Fantozzi, passando per tanti altri, specchio di un’Italia del boom, piena di contraddizioni, da cui si distanziava e che guardava con profonda ironia.
LUCIANO SALCE, L’INCONTRO
Oltre alla retrospettiva dedicato al Maestro Luciano Salce in occasione della proiezione dell’iconico Vieni avanti cretino del 1982 e con Lino Banfi, per il quel ricorre il quarantennale dall’uscita nelle sale, Emanuele Salce, figlio del regista, sarà ospite, lunedì 5 dicembre alle ore 18.00, di uno speciale incontro, moderato a Andrea Morini, durante il quale ripercorrere non solo la figura dell’artista Luciano Salce e il suo cinema, ma anche guardare al grande regista con uno sguardo intimo, personale, caratterizzato dal rapporto che esisteva tra padre e figlio.
Anche Emanuele Salce è impegnato nel modo del cinema come attore, con all’attivo importanti film con i più significativi registi italiani, da Scola ad Avati, da Virzì a Rubini, solo per citarne alcuni. Nell’accettare l’invito di Porretta Cinema, Emanuele Salce ha dichiarato: “Sono molto felice che il Festival di Porretta Terme dedichi questa retrospettiva a mio padre. La memoria non è mai un esercizio scontato in questo paese, che tende anzi a dimenticare facilmente. Credo che ricordare una figura come quella di Luciano Salce oggi sia molto interessante non solo per la sua storia artistica ma, in un’epoca di dilagante omologazione come la nostra, anche per quella dell’uomo libero ed anticonformista che è stato”
I 100 ANNI DI JONAS MEKAS
Lituania. Mekas è considerato da molti come il “padrino del cinema d’avanguardia”, spesso associato agli Stati Uniti ha sempre mantenuto saldo il legame con il suo paese natale.
A 100 anna dalla sua nascita, il Festival del Cinema di Porretta si onora di poter rinnovare il legame fra questo importante regista e la cittadina termale, legame nato nel 1962 quando il quarantenne regista partecipa alla Mostra Internazionale del Cinema Libero vincendo la Naiade d’oro della seconda edizione con il film The guns o trees. L’omaggio del Festival sarà riproiettare proprio questo suo lavoro e per l’occasione sarà a Porretta l’autentica Naiade d’Oro consegnata a Mekas nel 1962 e realizzata dal maestro scultore Pericle Fazzini, grazie alla concessione del figlio di Mekas e alla collaborazione con la Fondazione
Focus Emilia Romagna
La prima edizione di questa sezione è stata realizzata per la XIX edizione del 2020 e da allora il Festival del Cinema di Porretta Terme ha voluto rinnovare il legame con la propria terra, rendendola un appuntamento fisso. Il focus è dedicato al territorio emiliano-romagnolo, con le sue storie e i suoi protagonisti. E la sua capacità sempre crescente di attrarre alcune delle più interessanti produzioni cinematografiche degli ultimi anni, grazie all’incredibile lavoro svolto in tal senso dall’Emilia-Romagna Film Commission.
Quest’anno il pubblico avrà modo di (ri)scoprire 3 titoli, realizzati a cavallo tra il 2021 e il 2022. Lungometraggi, ma anche documentari. Tutti capaci di mostrare lo straordinario potenziale e rapporto che la Regione ha con il mondo del Cinema.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL CINEMA DI ELIO PETRI”
La presentazione del libro sarà con l’autore Alfredo Rossi, cinefilo ed esperto conoscitore del regista Elio Petri.
I CORTOMETRAGGI – MUJERES
Mujeres nel Cinema è una rete di professioniste del cinema e dell’audiovisivo volta a dare priorità all’impiego di donne in tutti i settori, dalla collaborazione fra professioniste, allo scambio di informazioni e contatti, al reciproco supporto, fino alla focalizzazione su temi trattati che includano e valorizzino maggiormente un universo femminile attuale e contemporaneo. Da Marzo 2022 il gruppo è diventato Associazione, una figura legale che può da un lato rappresentare un interlocutore di maggiore incisività nel dialogo con produzioni, piattaforme e istituzioni, e dall’altro collocarci a maggior titolo nella costellazione di associazioni di settore simili, già operanti con successo a livello internazionale.
Avendo avuto modo di apprezzare il lavoro fatto da Mujeres del Cinema, intervenendo anche come relatore ad un incontro sulla cinematografia al femminile svolto nell’ambito degli eventi previsti per Isola Edipo/Giornate degli autori a Venezia, Porretta Cinema ha deciso di pensare all’interno della XXI edizione ad uno spazio dedicato alle registe donna. È così che, prima della proiezione prevista per i 6 lungometraggi del concorso Fuori dal Giro, verranno proiettati altrettanti cortometraggi, realizzati da registe associate a Mujeres e selezionati dal Consiglio Direttivo dell’Associazione. Un ulteriore modo non solo di valorizzare la cinematografia al femminile, ma anche di instaurare nuove collaborazioni con realtà impegnate nella promozione delle giovani autrici e nel sostenerne il percorso di crescita e diffusione delle loro opere.
Si parte con 68.415 di Antonella Sabatino e Stefano Blasi, che vede nel cast la partecipazione di Bianca Nappi, chef che cerca un nuovo modo di creare piatti in un mondo fatto di plastica in cui il gusto sembra ormai perso. Prodotto dalla Mompracem è Per un’ora d’amore di Andree Lucini, sull’ossessione della visibilità a tutti i costi. Di incontri nella malattia parla, invece, La cura, della regista Manuela Jael Procaccia, che intesse un commovente rapporto tra Maria, badante ucraina, e l’ingegnere edile Matteo. Ginevra Bruscino presenta al festival il suo Calzini, mostrando un amore nato dalla ricerca universale del calzino spaiato. Manuela Jael Procaccia. Venti minuti bastano a Daniele Esposito e Annabella Calabrese per il loro lavoro che richiama le paure vissute durante la pandemia. Con Trià di Giulia Gradinetti lo spettatore viene portato in visita in una Roma distopica.
Un ulteriore modo non solo di valorizzare la cinematografia al femminile, ma anche di instaurare nuove collaborazioni con realtà impegnate nella promozione delle giovani autrici e nel sostenerne il percorso di crescita e diffusione delle loro opere.
I CORTOMETRAGGI – CORTO DORICO
Si rinnova, per il secondo anno consecutivo, la collaborazione tra il Festival del Cinema di Porretta e il Corto Dorico Film Festival di Ancona.
Se, da una parte, FCP si svolge tra le montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano, portando il suo contributo sul territorio alla diffusione del cinema giovane ed indipendente, dall’altra, la Riviera Marchigiana è il teatro di un festival che nei suoi 19 anni di storia è stato capace di diventare faro e vetrina per la promozione di un’autorialità sempre più internazionale e di qualità.
Due Festival forse distanti geograficamente e per conformazione del territorio in cui realizzano le proprie manifestazioni, ma estremamente vicini nell’intenzione di dar voce ad una cinematografia indipendente ed incentrata su dinamiche non solo artistiche, ma anche di impegno, politico e sociale. Con una sempre maggiore attenzione alla diffusione e promozione di un Cinema che fatica ad avere spazio nei canali main stream.
Questi due Festival e le loro storie si incontreranno, portando la propria visione sul panorama cinematografico attuale. È così che, alla XII edizione del Festival del Cinema di Porretta arriverà un interessante focus sul cortometraggio portoghese. Infatti, grazie alla collaborazione con Corto Dorico e l’Agencia Curtas de Vila do Conde (il centro portoghese per la distribuzione dei cortometraggi lusofoni), verranno trasmetti 4 cortometraggi (divisi su due programmi pomeridiani, previsti per sabato 3 dicembre e mercoledì 7 dicembre) che spazieranno dall’animazione di Água Mole (Drop By Drop) di Xá Gonçalves e Laura Gonçalves (Portogallo, 2017, 9’) e Ice Merchants di João Gonzalez (Portogallo/Francia/Regno Unito, 2022, 14′), fino a comprendere le fiction Noite Turva (Through The Haze) di Diogo Salgado (Portogallo, 2020, 14′) e NHA MILA di Denise Fernandes (Portogallo/Svizzera, 2020, 19′). Quattro film brevi per portare un interessante sguardo sul dramma del cambiamento climatico e il nostro rapporto con la Terra. Inoltre, sempre grazie alla preziosa collaborazione con Corto Dorico Film Festival, la serata inaugurale e quella finale verranno impreziosite dalla proiezione di due cortometraggi del pluripremiato animatore ed illustratore italiano Simone Massi. Si tratta di In quanto a noi (Italia, 2022, 5’), con Wim Wenders a fare da voce narrante e L’infinito (Italia, 2022, 2’), con Neri Marcorè come voice over.
Mantenendo la sua volontà di promozione e valorizzazione di un cinema che sappia essere motore per la discussione civile e sociale, FCP ha proposto a Corto Dorico di ospitare un film che non ha trovato spazio nella propria selezione ufficiale, ma che è stato uno dei titoli più interessanti arrivati all’attenzione del festival tramite la propria call di quest’anno. È così che ad Ancona arriverà il bel documentario Porpora di Roberto Cannavò, una sorta di road movie tra le tappe principali che hanno caratterizzato le vicende personali e l’impegno politico di Porpora Marcasciano.
INCONTRO APP LOCATIO
Nel corso di un incontro professionale sul rapporto tra Cinema e Territorio, che si terrà, lunedì 5 dicembre 2022, nell’ambito della XXI edizione del Festival del Cinema di Porretta, verrà presentato un prezioso strumento di innovazione tecnologica di cui Porretta Cinema si dota da quest’anno: CineAPP – Il Cinema in Appennino.
Nata con il supporto della Direzione Generale Cinema ed Audiovisivo del Ministero della Cultura come iniziativa per i Progetti Speciali 2021, l’applicazione digitale sarà presente sia in ambiente Android che iOS, quindi scaricabile gratuitamente sia sul Google Play Store che sull’AppleStore.
Sviluppata dall’esperto tecnico digitale Tommaso Vanettoni, in collaborazione con Francesco Bonerba, CineAPP presenta, con una creatività accattivante e di intuitivo utilizzo, 15 film, divisi in 11 set/location, tutti raccolti in 5 differenti percorsi cineturistici. Si tratta di alcune delle principali produzioni cinematografiche italiane che sono state realizzate nel corso degli ultimi decenni sul territorio dell’Alto Reno appenninico. I percorsi, studiati per una fruizione sia a piedi che in bicicletta, permetteranno ai visitatori di districarsi tra le tante location sfruttate sul territorio, andando ad approfondire la predilezione di Pupi Avati per il paesaggio appenninico bolognese, come l’attenzione alla rivisitazione storica dei fatti di Marzabotto e degli eventi che hanno caratterizzato la Resistenza Italiana sul territorio. Come la scoperta della suggestiva quanto misteriosa Rocchetta Mattei, scena principale di importanti film di Marco Bellocchio come di Pupi Avati.
CineApp viene presentata da Porretta Cinema come un prezioso strumento non solo per scoprire in modo nuovo la bellezza paesaggistica del proprio territorio, ma anche la sua capacità e potenziale di attrazione di produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali. Gli utenti avranno modo così, con un applicativo digitale, green e in costante aggiornamento, di creare il proprio itinerario cineturistico in base alla propria curiosità, alla passione per un autore o un attore, andando anche a scoprire paesaggi, luoghi e location mai scontate.
Inoltre, questo primo rilascio sarà un primo passo a cui seguiranno costanti aggiornamenti, per una sempre maggiore conoscenza del territorio, che verranno svolti in futuro in collaborazione anche con il contributo di Enti Locali ed associazioni culturali e turistiche presenti nell’area appenninica
I 50 ANNI DI ULTIMO TANGO A PARIGI
A completamento della XXI edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme 2022, un altro evento il 15 dicembre 2022 prenderà vita a Porretta Terme (BO).
L’evento dedicato al cinquantesimo dalla prima proiezione italiana di ULTIMO TANGO A PARIGI.
Film capolavoro, quanto discusso e dirompente, di Bernardo Bertolucci, che scelse Porretta, e la cornice dell’allora Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme (di cui FCP è erede), per la sua première italiana, avvenuta esattamente il 15 dicembre 1972, al cinema Kursaal dove sarà riproposto questo 15 dicembre alle ore 21. È questo di Porretta, come comunica la Fondazione Bernardo Bertolucci, l’unico evento del cinquantesimo organizzato in Italia.
Il momento sarà particolarmente interessante per gli interventi di Marco Tullio Giordana, il quale ebbe fortuitamente modo di vivere il set dell’Ultimo Tango che fu per lui una vera folgorazione, e Valentina Ricciardelli, presidente Fondazione Bernardo Bertolucci. Inoltre, la pellicola che avremo modo di vedere è quella restaurata da Vittorio Storaro per il CSC -Cineteca Nazionale nel 2018.