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Tributo al regista: Silvano Agosti

Tributo al regista: Silvano Agosti
XVI Edizione (2017) – Silvano Agosti
Come da tradizione del Festival del Cinema di Porretta Terme, anche nella XVI Edizione sarà presente la consueta sezione monografica dedicata ad un regista ed al suo percorso cinematografico. L’autore che ospiteremo quest’anno è Silvano Agosti.

L’anticonformista e indipendente regista lombardo sarà il protagonista delle ultime giornate del Festival, quando, oltre a poter assistere ad alcune delle sue pellicole più significative, saranno proiettati anche documentari ed approfondimenti sulla sua filmografia e sul suo modo di intendere il cinema.
Il regista sarà presente per un incontro pubblico nel pomeriggio di Venerdì 8 Dicembre, e gli sarà consegnato il premio alla carriera durante la serata di Sabato 9 Dicembre.

Biografia

Nato a Brescia, si diploma all’Istituto Magistrale per poi partire giovanissimo per Londra: vuole vedere la casa dove è nato Charlie Chaplin. Continuerà a viaggiare per scoprire il mondo e la vita. Personaggio ribelle e poetico allo stesso tempo. Autore e regista socialmente impegnato contro ogni forma di potere costituito, si è dedicato in pari misura al cinema e al documentario con un discreto numero di film, tutti scomodi e per questo spesso invisi alla critica ufficiale. Come ama dire lui stesso, vive, gioca e lavora a Roma, dove in piena libertà e autonomia fa il proiezionista-factotum nel suo cinema ove proietta, oltre ai suoi lavori, tutti i grandi capolavori del cinema.

Dopo aver viaggiato giovanissimo per l’Europa in autostop, e in seguito in tutto il medio oriente e l’Africa del Nord, ha frequentato dal 1960 il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma diplomandosi nel 1962. Il suo corto La veglia è stato premiato con il Ciak d’oro (come migliore allievo) dal Presidente della Repubblica. Con la borsa di studio ottenuta grazie a questo premio, ho scelto di andare a Mosca presso l’istituto statale di cinema dell’Unione Sovietica per la specializzazione in montaggio, studiando contestualmente l’opera di Ejzenstejn. Dopo aver collaborato alla sceneggiatura, ai dialoghi e al montaggio (sotto lo pseudonimo di “Aurelio Mangiarotti”) nonché alla realizzazione del commento musicale insieme a Ennio Morricone su incarico di Bellocchio per il film I pugni in tasca, nel 1967 ha esordito nella regia cinematografica con il lungometraggio Il giardino delle delizie, film che a sua volta si avvale delle musiche di Ennio Morricone.

Negli anni della contestazione documenta i movimenti giovanili romani, poi raccolti nella videoantologia Riprendiamoci la vita. Nel 1970 realizza NP Il segreto con Irene Papas e Francisco Rabal. Testimone della resistenza greca, nel 1973 ha realizzato ad Atene Altri seguiranno. Nel 1974 gira a Brescia, sua città natale, un documentario sulla Strage di piazza della Loggia. Nel 1983 termina D’amore si vive, “ricerca sulla tenerezza, la sensualità e l’amore” compiuta a Parma nell’arco di due anni. Come produttore, ha fondato la casa di produzione 11 marzo Cinematografica (oggi Edizioni l’Immagine), cooperativa che produrrà tutti i suoi film.

 

Filmografia Essenziale

  • I pugni in tasca (1967) Montaggio
  • Il giardino delle delizie (1967) Regia, sceneggiatura e montaggio
  • N.P. Il Segreto (1971) Regia e sceneggiatura
  • Matti da slegare (1975) Documentario, co-regia di M. Bellocchio
  • D’amore si vive (1984) Documentario, regia
  • Uova di garofano (1992) Regia e sceneggiatura
  • L’uomo proiettile (1995) Regia e sceneggiatura
  • La seconda ombra (2000) Regia e sceneggiatura
  • La ragion pura (2001) Regia e sceneggiatura
  • Le quattro stagioni (2006) Regia e sceneggiatura