- REGIA: ROBERTO BENIGNI
- SCENEGGIATURA: ROBERTO BENIGNI, GIUSEPPE BERTOLUCCI
- FOTOGRAFIA: LUIGI VERGA
- MONTAGGIO: GABRIELLA CRISTIANI
- MUSICHE: PAOLO CONTE
- INTERPRETI: CLAUDIO BIGAGLI – Il bersagliere, NICOLETTA AMADIO – Prima passeggiatrice, GIACOMO PIPERNO – Direttore di banca, ALESSIO MARCONI – Gesù, ROBERTO BENIGNI – Benigno, NICOLETTA BRASCHI – Maria, OLIMPIA CARLISI – Angelo, CARLO MONNI – Giuseppe, SERENA GRANDI – Angelo della seconda pass., STEFANO CONSIGLIO – Passante, MARIANGELA D’ABBRACCIO – Angelo del portiere
- PRODUZIONE: BEST INTERNATIONAL FILMS
- DISTRIBUZIONE: TITANUS
- PAESE DI PRODUZIONE: ITALIA
- ANNO: 1983
- DURATA: 87 MINUTI
SINOSSI
Esordio alla regia con quattro sketch per l’attore comico toscano.
PRIMO EPISODIO: Durante Cristo. Il pastore Benigno è disperato, ha perduto tutte le pecore. Incontra un suo vecchio amico Giuseppe, il quale già ché ha un impegno per cena insieme a Maria la moglie, domanda a Benigno se può badare al loro bambino per qualche ora. Benigno accetta volentieri e trascorre quelle ore giocando con il bambino. Giuseppe e Maria tornano, Benigno se ne va un po’ intristito, ma come per magia ritrova tutto il suo gregge. SECONDO EPISODIO: Angelo. Benigno in smoking vaga per la città alla ricerca del suo Angelo che lo ha abbandonato, lo trova in un alberghetto. Fa di tutto per convincerlo a tornare con lui, ma non c’è nulla da fare: l’angelo è innamorato di un altro. Proprio quando la vicenda sta per avere un finale tragico, Benigno si sveglia: stava sognando. TERZO EPISODIO: In banca. Benigno si compra una casa ma non ha i soldi per pagarla. Va in banca per chiedere un prestito. Non riuscendo a comprendere il senso dei meccanismi bancari arriva a litigare furiosamente con il direttore della banca e viene portato via a braccia da due gendarmi. QUARTO EPISODIO: I militi. Benigno è un milite che monta la guardia all’Altare della Patria. Assalito da una noia mortale non fa altro che beffeggiare il suo commilitone. Il finale è fantastico.
CURIOSITA’
Tu mi turbi sarà proiettato a Porretta con copia in 35mm grazie alla collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia